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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

Le Vigne di San Giacomo, il Patrono dei Vignaioli e la Chiesa di Borgo San Giacomo – Il paesaggio della vite e del vino e i Percorsi della Fede

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Annalisa e Gianluca,numi tutelari de 'Le Vigne di San Giacomo' di Roncade, presentano per il progetto Comunicare per Esistere 2015 la chiesetta di Borgo San Giacomo, che è stata inserita nei percorsi della fede del progetto Comunicare per Esistere 2015. La Peronospora aveva distrutto in tempi non lontani i vigneti. I vignaioli allora cercarono un Santo che intercedesse in cielo, per i loro bisogni e si rivolsero a S. Vincenzo Diacono /Martire. Ma prima ancora di essere venerato in Italia, S. Vincenzo Diacono Martire era già noto in Francia come protettore dei vignaioli e dei loro prodotti. Come arrivò in Italia? Probabilmente, con ufficiature di preghiera presso un Oratorio della corte di Guastalla Nuova, tenute da quei monaci predicatori che giravano l’Europa predicando il Verbo di Dio e le devozioni dei Santi di vari popoli, fra questi S. Vincenzo d/m. E come tutti i santi vissuti in tempi lontani, dove la realtà si confondeva con la fantasia, anche il nostro S

Le Vigne di San Giacomo declinano anche al femminile

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A dire il vero quando siamo giunti nelle Terre del Sile, la nostra inclinazione verso le produzioni enoiche del territorio era molto vicina allo zero. Le linguacce di giornalisti errabondi, rivelano una infelicità primigenia e un carattere poco incline ad accettare qualche carta da cento euro per 'carburare' un servizio informativo positivo. Purtroppo, da vecchi impenitenti quali siamo,non ci lasciamo ungere se il palato si rifiuta di riconoscere una pur qualche valenza positiva agli intrugli enoici che ci fanno ingurgitare. Poi ti si spalanca davanti la bionda ed eterea simpatia di Annalisa, donna del vino e moglie di quel gran personaggio che è Gianluca Giacomin, nume tutelare de Le Vigne di San Giacomo a Roncade. Un sorriso contagioso, una capacità di comunicare diretta, senza tanti fronzoli : poi degusti i vini di famiglia e capisci non solo che la lingua è collegata al cervello (di questi tempi non è poco!), ma che non si tratta di una lezioncina impar