L'ALBANIA SCOMMETTE SULL'AMBIENTE FAR CRESCERE LA SUA ECONOMIA - CELIM lavora per sviluppare modelli imprenditoriali sostenibili nelle aree protette

 




L’Albania scommette sul turismo. Il governo di Tirana e la Bers (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo) hanno lanciato il Programma turistico per lo sviluppo economico locale. L’iniziativa, che sarà finanziata dall’Unione europea, ha come obiettivo rendere il settore turistico più sostenibile e di qualità con un contributo all’aumento delle entrate e la crescita della visibilità di questo settore.


«Questo progetto è molto importante perché attraverso il coordinamento dei fondi del governo albanese e dei fondi provenienti da prestiti della Banca europea per lo sviluppo, ma anche dai fondi che arrivano come sovvenzioni dall’Unione europea, inizieremo a investire innanzitutto nelle infrastrutture – ha dichiarato ha affermato il Ministro del Turismo e dell’Ambiente, Blendi Klosi -. Continueremo a sostenere le richieste degli albergatori della zona di Golem e Shkëmbi i Kavajës, con la costruzione della strada secondaria Durazzo-Kavaja e il completamento di tutte le strade interne in quest’area. È una promessa fatta dal governo albanese a tutti i livelli e noi la manterremo».


Il programma ha come obiettivo quello di rendere il turismo sostenibile e di qualità, per incidere sulla crescita economica e l’aumento della competitività in quattro regioni Berat, Korça, Fier e Shkodra rendendo più accessibili le risorse culturali, naturali e di ogni tipo per i turisti.


Le risorse disponibili ammontano a 105 milioni di euro: 40 milioni titolo di contributo dell’Ue, mentre la Bers fornirà risorse aggiuntive fino a 60 milioni di euro con garanzie sovrane, e 5 milioni di euro per piccoli prestiti alle piccole e medie imprese attraverso le istituzioni di finanza locale.


In questo settore, CELIM è attiva attraverso un progetto di conservazione e valorizzazione delle aree protette albanesi. Nello specifico, si punta a rafforzare le misure di gestione e conservazione del Parco nazionale di Llogara, del Paesaggio protetto di Vjosa-Narta, del Parco nazionale del Monte Tomorri, del Parco nazionale di Bredhi I Hotoves-Dangelli, del Parco nazionale Dajt e delle relative zone limitrofe.


Numerose le attività messe in campo: dal rafforzamento delle comunità locali alla formazione dei corpi forestali, dal finanziamento di attività di riforestazione e tutela della biodiversità allo studio di piani di riduzione di emissioni di C02 all’interno delle aree protette; dalla sensibilizzazione nelle scuole alla promozione del turismo e delle attività imprenditoriali compatibili con le esigenze delle aree protette.


«I nostri obiettivi – commenta Luciano Bocci, Celim Albania – sono migliorare la governance delle aree protette, ridurre del 30% i danneggiamenti all’ambiente in cinque aree protette, ridurre le emissioni di CO2 e aumentare del 10% i visitatori di queste aree. Un programma ambizioso, ma che contiamo di realizzare nell’arco di tre anni per offrire un’alternativa ecologica e sostenibile all’Albania».


CELIM – Centro Laici Italiani per le Missioni – è un’Organizzazione Non Governativa nata nel 1954, iscritta nell’elenco delle Organizzazioni della Società Civile (OSC) dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e riconosciuta dall’Unione Europea.

"In Africa, nei Balcani e in Medio Oriente gestiamo progetti di cooperazione internazionale con il contributo di numerosi volontari e professionisti da un lato e la collaborazione di enti locali dall’altro.

In Italia promuoviamo il volontariato e organizziamo percorsi nelle scuole, incontri e laboratori creativi con lo scopo di avvicinare culture diverse, favorendone l’integrazione."


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