Il Buon Paese - Atmosfere medioevali a Valvasone



Valvasone è un caratteristico Borgo medievale, che si trova nelle Valle


del Tagliamento, vicino a Casarsa della Delizia, sorto attorno al


Castello risalente al XIII secolo, appartenuto all’antica e nobile


 casata dei Conti Valvason.


L’antico palazzo, oggi di aspetto rinascimentale, ha ospitato diversi


personaggi importanti come Papa Gregorio XII, Papa Pio VI e Napoleone


Bonaparte contiene anche un prezioso teatrino settecentesco, tra i più


 piccoli in Italia, decorato con un ciclo di affreschi della seconda metà


del '300


Tra gli altri monumenti del Borgo, il Duomo del xv sec, che ospita un


singolare cimelio: una tovaglia macchiata dal sangue sgorgato


 dall’Eucarestia ed anche un organo veneziano cinquecentesco


(funzionante), decorato da meravigliosi dipinti.


Alla fine di Agosto, da più di trent’anni anni, Vavasone ospita la


manifestazione “ Medioevo a Valvasone” in cui, oltre a bancarelle


e mostre di oggetti artistici di raffinata produzione artigianale, sarà


 possibile ammirare il Brolo, l’accampamento degli armati, in cui fanno


 bella mostra di sé cavalieri in lucenti armature ed arcieri dalla mira


 infallibile, mentre all’intorno si svolgono senza posa tornei e giostre a 


 cavallo.




Medioevo a Valvasone


Ovviamente prima di lasciare il Borgo non ci si potrà dimenticare di


godere della possibilità di gustare piatti tipici nelle taverne!

 

Uscendo dal Borgo e recandosi verso la confluenza dei torrenti Meduna e


Celllina - Colvera , si potranno ammirare anche i “magredi”, le


caratteristiche “terre magre” : un esteso materasso ghiaioso, caratteristico


di questa zona, inserito nell’elenco europeo dei Siti di importanza


Comunitaria, perché habitat ideale per insetti ed avifauna protetta.


Di essi Pasolini, nato a Bologna, ma profondo conoscitore di questo


territorio, perché figlio di madre di Casarsa, scrisse: ”Tristi quanto


immensi, ravvivati da qualche bosco ceduo, scompaiono giù verso i piedi


delle Prealpi. I contadini strappano coi denti il grano da questa pelle


slavata, quasi germanica. Si muovono, figure di una disperata


miniatura, nel grigio piombo dei loro villaggi, tra i portici di pietra e i


ballatoi sospesi di legno, contro l’eterno sfondo dei monti carnici”.


Gianluigi Pagano


Giornalista,Direttore Rivista ND (Natura                                                                               Docet)

                                                                 https://www.ndmagazine.it/

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