I Borghi del Gusto - Rossano Veneto (VI) nella rete europea, grazie al Molino Bigolin e alla Torrefazione Oselladore

Rossano Veneto (Rosàn /ro'saŋ/ in veneto) è un comune italiano di 8 277 abitanti della provincia di Vicenza in Veneto. Il paese è situato all'intersezione tra le province di Vicenza, Padova e Treviso.

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa inseriscono Rossano Veneto nella rete dei Borghi del Gusto , grazie  all'inserimento del Molino Bigolin Giovanni nel Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane e della Pizza  e della Torrefazione Oselladore nel Percorso Internazionale La Via delle Buone Cose.





Storia

Rossano Veneto ha certamente origini romane (con fundus Roxianus si indicavano i possedimenti di un certo Roxius), ma notizie più precise si hanno solo dalla metà dell'XI secolo, quando, secondo lo storico Brentari[5], la nobildonna Ermiza e suo figlio Forzura vi fondarono un castello. Il fortilizio si trovava in corrispondenza dell'attuale parrocchiale, attorno alla quale sussistono i fossati che lo difendevano.

La chiesa parrocchiale

Da Ermiza discese la famiglia che venne in seguito detta da Rossano e che diede alcune personalità di rilievo al Comune di Treviso. Per tutto il medioevo Rossano seguì le sorti di Bassano. Fu come questa legata ai da Romano e nel 1175 entrò nell'orbita del Comune di Vicenza, per poi passare, poco dopo, a Padova. Dopo la caduta di Ezzelino III, Bassano si rese Comune indipendente e anche Rossano assunse una certa autonomia. Di questo periodo abbiamo notizia di alcune liti fra le due comunità.

All'inizio del Quattrocento il Bassanese, e così Rossano, passò sotto il dominio della serenissima. Venezia portò pace e una certa prosperità; nel territorio vennero scavati canali che, alimentati dalle acque del Brenta, azionavano mulini, cartiere, segherie e magli.

Nel 1797 Venezia si arrese a Napoleone. Gli anni successivi videro una situazione incerta e assai instabile dal punto di vista politico e proprio a Rossano si stanziarono truppe francesi in lotta con gli Austriaci. Caduto Napoleone nel 1815, il paese divenne parte del regno lombardo-veneto, per poi passare, nel 1866, al Regno italiano[6].

Dal 26 marzo 1918 vi aveva sede il Comando del VI Gruppo (poi 6º Gruppo caccia) che resta fino al 1º agosto 1919.

A partire dalla seconda metà degli anni ‘60, Rossano Veneto abbandona rapidamente la sua larga vocazione agricola, inserendosi nelle dinamiche di sviluppo industriale del Nordest. Sorge così, nonostante le ridotte dimensioni amministrative e demografiche, un fiorente distretto industriale che negli anni ‘90 arriva a contare 900 imprese[.



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