IL BUON PAESE - Lugugnana (Ve) nella rete dei Borghi del Gusto - Il Forno di Toni nelle Vie del Pane


Lugugnana è un centro abitato, frazione del comune di Portogruaro, nella città metropolitana di Venezia.

Storia

Il celebre architetto romano Vitruvio, al tempo di Augusto, scriveva che le città di Altino, Ravenna, Aquileia, e gli altri municipi che si trovavano in quei luoghi, erano circondati da paludi. Anche il territorio a sud di Concordia era interessato da questi fenomeni, e perciò inabitato, a differenza del territorio settentrionale, oggetto di una ordinata centuriazione. Ma la grande bonifica idraulica della prima metà del I sec. d.C. coinvolse anche la zona a sud di Concordia, dove si costituirono vasti possedimenti agrari.



Una testimonianza di grande rilevanza è data in questo senso dal ritrovamento, nel 1983-1984, della grande villa rustica di Marina di Lugugnana, ovvero delle sottofondazioni delle parti murarie, che accerta la presenza di insediamenti umani organizzati nella zona fin dall'inizio dell'era volgare. Il nome stesso dell'abitato di Lugugnana sembra derivare da Locus Anniae oppure da Lucus ("bosco") Anniae, richiamandosi alla Via Annia che correva poco più a nord, presso l'attuale Vado (da "guado") di Fossalta di Portogruaro. Con la progressiva decadenza dell'impero romano vennero meno anche i lavori di manutenzione idraulica, e tutto il territorio fu nuovamente invaso dalle paludi.


Perciò ha molto credito l'ipotesi dello storico Ernesto Degani[senza fonte], che riteneva che le più antiche chiese e prime costituite nella diocesi di Concordia (oggi Concordia-Pordenone) fossero Fossalta, Giussago e Lugugnana, facendole risalire al IV-V secolo. Degani scrive che il villaggio di Lugugnana è ricordato nel 1164 e la pieve è ricordata nella bolla papale di Urbano III nel 1186. L'edificio attuale della pieve è già attestato nel 1585, in occasione della visita del vescovo di Parenzo Cesare Nores.


Una nuova chiesa, collocata in un altro luogo per non demolire la pieve, fu edificata nel 1964 (le fondamenta coperte da rovi esistevano già da diversi anni) .

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito Il Forno di Toni nel Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane.


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