Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - Avio : una comunità fra storia, favole e ....vino

  ''Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo" è una iniziativa inserita nel progetto che rinnova ogni cinque anni la scelta dei luoghi da valorizzare e far conoscere.

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa riprende infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.



La rete di informazione de l'Italia del Gusto si è soffermata su Avio fin dal 2006.

Avio è il maggiore centro della Bassa Vallagarina, al confine con la Provincia di Verona. Il territorio occupa l'ultimo tronco della valle, estendendosi sul crinale orientale del Monte Baldo. All’importante coltivazione vitivinicola, dalla quale deriva la produzione di rinomati vini, si affianca la coltivazione dell'olivo, grazie al clima particolarmente mite. Avio è il principale centro vitivinicolo della Bassa Vallagarina: si produce lambrusco, cabernet, merlot, schiava, ecc... Notevole è anche l'attività silvo-pastorale che utilizza i vasti pianori prativi e le numerose malghe del Monte Baldo.


In passato, accanto a queste attività prosperava l'industria del baco da seta: fabbriche di velluti (XVIII sec.), filatoi, filande, incannatoi (fine XIX sec.).


Da visitare l'antico castello di Sabbionara d'Avio, che fu dei Castelbarco (XIII sec.) e dei Veneziani. Ora è di proprietà del FAI, della Provincia Autonoma di Trento e degli eredi di Castelbarco. E' famoso per i cicli affrescati di carattere profano attribuiti alla fine del XIII secolo, presenti nella casa delle guardie e denominati la "parata dei combattenti". Altro prezioso ciclo pittorico della cultura gotica internazionale è quello raffigurato nella camera superiore del mastio, detta la "camera dell'amore". Presso la casa delle guardie, inserita nella cortina di settentrione, c'è la "torre della picadora", cosiddetta perché, secondo le tradizione, da essa venivano lasciati dondolare al vento gli impiccati.

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