I Borghi del Gusto (Slovenia) - Komen
Coméno, dotto Còmeno, (in sloveno Komen [ˈkoːmən], in tedesco Komein è un comune della Slovenia di 3 547 abitanti appartenente alla regione Carsico-litoranea, posto nel cuore del Carso sul confine con l'Italia, a cui appartenne dal 1919 al 1947, quando fu assegnato alla Jugoslavia.
La parrocchia, e con essa anche il paese, è citata per la prima volta nel 1247. Nel corso dell'Ottocento il paese divenne un importante centro amministrativo per il Carso occidentale essendo sede di tribunale, carcere e ufficio dell'erario. Era inquadrato nel distretto di Sesana, all'interno della Contea di Gorizia e Gradisca (dal 1849 parte del Litorale austriaco).[5][6][7] Per la sua posizione divenne anche sede di colonie estive e di un sanatorio per la cura delle malattie polmonari con annesso centro radiologico.
A inizio Ottocento il comune catastale di Comen (Komen) includeva, oltre al capoluogo, anche il villaggio di Preceria (Preserje), il casale di Divče e successivamente anche il villaggio di Malidol[8] (o Mali Dol o Mallidol). In seguito inglobò anche i vicini comuni di Tomasavizza/Tomasovizza (Tomaževica o Tomažovica ), Sutta (Suta o Sveto) e Vouzigrad/Volcigrad (Volčji Grad o Volčigrad).
Dal 1920 al 1947 fece parte del Regno d'Italia, inquadrato con provincia del Friuli (1923-1927) e nella Provincia di Gorizia. Nel 1923 il nome del comune venne modificato da Comen a Comeno.[13] L'attuale territorio comunale era allora articolato nei comuni di:
- Berie/Boriano (Berje, aggregato nel 1928)
- Brestovizza/Brestovizza in Valle (Brestovica, aggregato nel 1928 a Opacchiasella)
- Cobilaglava/Cobbia (Kobjeglava, aggregato a San Daniele del Carso nel 1928)
- Comen/Comeno, con le frazioni di Suta/Sutta (Sveto), Preserie/Presserie (Preserje), Volcigrad/Volci (Volčji Grad), Tomasevizza (Tomaževica), Mali Dol/Dol piccolo (Mali Dol)[14][15]
- Gabrovizza (aggregato nel 1928)
- Goriansco/Goriano (aggregato nel 1928)
- San Daniele/San Daniele del Carso
- le frazioni Ceccovini (Čehovini), Trebisani/Trevisani (Trebižani) e Vescotti di San Giacomo in Colle, all'epoca facente parte della Provincia di Trieste
- Scherbina (aggregato nel 1928)
Oltre ai centri elencati sopra, nel 1928 Comeno inglobò anche i comuni di Pliscovizza/Pliscovizza della Madonna (Pliskovica) e Valgrande/Dol Grande (Veliki Dol), centri oggi nel comune di Sesana.
Passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia.
Duramente colpito sia durante la prima guerra mondiale che la seconda, il 15 febbraio 1944 venne dato alle fiamme dalle truppe tedesche e gli abitanti furono deportati in Baviera.

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