I Percorsi del gusto di Borghi d'Europa a Fossalta di Portogruaro – Una visita alla Rosticceria da Gabriella

 


Con la scelta degli 80 Borghi per il progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo', prende forma l'iniziativa di rete che caratterizzerà la storia e le storie del prossimo quinquennio.


Uno dei temi al centro del Percorso I Borghi della Storia riguarda le Città e i Borghi di Fondazione. Il borgo di Villanova Santa Margherita (Fossalta di Portogruaro) e il borgo di Alvisopoli sono stati inseriti nella rete e verranno 'letti' secondo le diverse chiavi di lettura dei Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa.


Una lettura che valorizzerà gli aspetti storici urbanistici ed architettonici, ma che saprà soffermarsi anche sulla storia antica , sui Percorsi della Fede, sui Percorsi del Gusto, nel ricordo del grande giornalista ed enogastronomo Luigi Veronelli.


E' dal dicembre del 1980 che la Rosticceria da Gabriella a Fossalta di Portogruaro si dedica alla cucina familiare, casalinga.

“Mia madre – racconta Nicola Trevisan-,iniziò l'attività negli anni in cui le famiglie avevano ancora

le galline nei cortili e l'orto e vi era, dunque, meno bisogno di ricorrere alle arti gastronomiche.

Ciononostante seppe far crescere la nostra rosticceria, con buon gusto e semplicità Su quella traccia

abbiamo continuto.”.

Tanto è vero che la clientela è per un buon 80% è locale : il restante 20% è composto da turisti.


“ Siamo gli stessi di sempre : semplici e cortesi”.


“Parlare di cibo – osserva Renzo Lupatin.giornalista-, consente di toccare i sensi e gli affetti più intimi, di lanciare messaggi capaci di raggiungere uomini e donne, vecchi e giovanissimi, persone appartenenti ad ogni ceto sociale. Se, infatti, le retoriche e i riferimenti dotti alla cultura nazionale alta possono essere pienamente capiti e fatti propri solo da chi ha un sufficiente livello di istruzione, il discorso sul cibo si presta a colpire intimamente l'immaginario anche dei ceti e gruppi sociali più lontani dalle pratiche discorsive complesse. Permette di far sentire la nazione partendo da quell'astrazione semplice ma di effetto che è la vita quotidiana di tutti coloro che ad essa appartengono.”


Il cibo percepito come "nostro", sedimentato e trasmesso da una generazione all'altra, può costruire genealogie affettive e consolidare un senso di identità stabile, costante, istintivamente proiettata all'indietro nel tempo.


Tutto questo, qui da Nicola, è passione consolidata e condivisa.

E, scusate se è poco !





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