Eurosostenibilità - Konsum srl : a che punto è l'attuazione dell'Agenda 2030

 

L’Agenda 2030 è certamente uno dei documenti più citati al mondo.

Dal suo lancio nel 2015 si è fatta strada nelle scuole, nelle università, negli speech dei politici e nel lessico aziendale. Non è raro in ambiente accademico che corsi di laurea o programmi di dottorato siano proposti come conformi a questo o quell’obiettivo dell’agenda, e chi frequenta il mondo finanziario sa bene quanto fondi e titoli venduti come sostenibili basino la loro credibilità proprio sull’aderenza ai principi dell’Agenda.”

Questa enorme popolarità, però, non coincide con l’applicazione su larga scala. Fin dalla sua presentazione l’Agenda 2030 è stata accusata di essere destinata al fallimento, e ogni anno ong e think-tank lanciano allarmi sul cattivo stato di salute di alcuni degli obiettivi contenuti nel documento.

Goal 9 – Imprese, innovazione e infrastrutture

L’Obiettivo 9 si colloca al 15° posto della classifica, con il 9% che lo indica tra quelli più importanti.

Se, grazie a un’incidenza quasi doppia di rifiuti avviati a riciclo rispetto alla media UE, l’Italia primeggia nell’economia circolare, i risultati di una indagine Ipsos del 2021 mostrano che il giudizio degli imprenditori sul processo di transizione del nostro Paese verso la sostenibilità è severo. Infatti, il 45% pensa che l’Italia sia più indietro di altri Paesi e solo il 2% più avanti, anche se non vi è dubbio che rispetto ad alcuni anni fa ci sia una maggiore attenzione da parte delle aziende a comportarsi in maniera sostenibile.

In questa direzione si possono indicare come esemplari le esperienze di Konsum srl di Cornuda,l'azienda che si impegna da oltre cinque anni a sostenere le campagne d'informazione che Borghi d'Europa sviluppa sui temi dell'Agenda 2030.


Obiettivo 9: Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione

Gli investimenti in un’infrastruttura sostenibile e nella ricerca scientifica e tecnologica favoriscono la crescita economica, creano posti di lavoro e promuovono il benessere. Nei prossimi 15 anni, soprattutto nei Paesi emergenti e in via di sviluppo, dovranno essere realizzati progetti infrastrutturali per importi miliardari. L’obiettivo 9 mira pertanto a costruire un’infrastruttura resiliente, a promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e a sostenere l’innovazione.

Per rendere sostenibili le infrastrutture e le industrie, entro il 2030 le risorse dovranno essere impiegate in modo più efficiente e si dovranno incentivare tecnologie e processi industriali puliti e rispettosi dell’ambiente. Lo sviluppo tecnologico, la ricerca e l’innovazione dovranno essere sostenuti in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Inoltre, dovrà essere favorito l’accesso di industrie e di altre imprese di piccole dimensioni ai servizi finanziari, compresi i crediti a condizioni vantaggiose, e si dovrà incrementare la loro integrazione nei mercati e nelle catene di creazione di valore. Infine, nei Paesi meno sviluppati, l’accesso a Internet dovrà essere semplice e diffuso.

Obiettivo 9: Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione

9.1: Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti – comprese quelle regionali e transfrontaliere – per supportare lo sviluppo economico e il benessere degli individui, con particolare attenzione ad un accesso equo e conveniente per tutti

9.2: Promuovere un'industrializzazione inclusiva e sostenibile e aumentare significativamente, entro il 2030, le quote di occupazione nell'industria e il prodotto interno lordo, in linea con il contesto nazionale, e raddoppiare questa quota nei paesi meno sviluppati

9.3: Incrementare l'accesso delle piccole imprese industriali e non, in particolare nei paesi in via di sviluppo, ai servizi finanziari, compresi i prestiti a prezzi convenienti, e la loro integrazione nell'indotto e nei mercati

9.4: Migliorare entro il 2030 le infrastrutture e riconfigurare in modo sostenibile le industrie, aumentando l'efficienza nell'utilizzo delle risorse e adottando tecnologie e processi industriali più puliti e sani per l'ambiente, facendo sì che tutti gli stati si mettano in azione nel rispetto delle loro rispettive capacità

9.5: Aumentare la ricerca scientifica, migliorare le capacità tecnologiche del settore industriale in tutti gli stati – in particolare in quelli in via di sviluppo – nonché incoraggiare le innovazioni e incrementare considerevolmente, entro il 2030, il numero di impiegati per ogni milione di persone, nel settore della ricerca e dello sviluppo e la spesa per la ricerca – sia pubblica che privata – e per lo sviluppo

9.a: Facilitare lo formazione di infrastrutture sostenibili e resilienti negli stati in via di sviluppo tramite un supporto finanziario, tecnico e tecnologico rinforzato per i paesi africani, i paesi meno sviluppati, quelli senza sbocchi sul mare e i piccoli Stati insulari in via di sviluppo

9.b: Supportare lo sviluppo tecnologico interno, la ricerca e l'innovazione nei paesi in via di sviluppo, anche garantendo una politica ambientale favorevole, inter alia, per una diversificazione industriale e un valore aggiunto ai prodotti

9.c: Aumentare in modo significativo l’accesso alle tecnologie di informazione e comunicazione e impegnarsi per fornire ai paesi meno sviluppati un accesso a Internet universale ed economico entro il 2

















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