Eurovinum – 'Veronelliana' fa tappa ad Isola Augusta della famiglia Bassani – La Storia nelle storie

 


Il progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo' ha toccato il Basso Friuli, giungendo a Palazzolo dello Stella.


I giornalisti e i comunicatori della rete internazionale hanno voluto fortemente l'incontro con

Isola Augusta.

La storia di Isola Augusta è quella di un’azienda dalla visione indipendente, che riflette appieno la personalità e la visione anticonformista di Massimo Bassani, che oggi dirige l’azienda insieme al figlio Jacopo. Un’azienda con la capacità di essere sempre al di fuori delle mode e in anticipo sui tempi, per metodologie produttive, sostenibilità, approccio al mercato. E che ha saputo dimostrare che è possibile creare vini di eccellenza anche al di fuori delle “solite” zone vitivinicole.


Così era inevitabile proporre una tappa di un progetto-percorso del tutto particolare, che riscopre

una conoscenza e amicizia autentica fra Luigi Veronelli e Massimo Bassani.


"Sono diversi anni – racconta Bruno Sganga, giornalista, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro-,che Luigi Veronelli (Gino per chi aveva vera amicizia e confidenza con lui) ci ha lasciati ed una volta per tutte sia chiaro che siamo tutti debitori a Veronelli. Lo sono i consumatori a cui ha saputo raccontare “camminando la Terra” in modo esemplare ed unico, come i vari protagonisti del settore agroalimentare ed enogastronomico, verso questa figura leggendaria ed autentico uomo di cultura. Lo siamo tutti all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al conduttore televisivo precursore del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis.

Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti: dalla sua “L’Etichetta” e le millanta sue Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per amicizia e fiducia, tra marketing e redazione, viaggiando ovunque con lui, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed anche umana. Sorrido quando negli ultimi tempi leggo od ascolto di gente che lo cita, mette immagini con lui o sbandiera lettere, per evidenziare che “conosceva” Veronelli.., pur di poterlo citare e vantarsene. Ma Gino era cordiale ed aperto con tutti, come dimostrava nella sua “Corrispondenza pubblica e violata” a cui dedicava ore ed ore, pur quando lontano dalla sua dimora bergamasca. "


VERONELLIANA è il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.


Isola Augusta accoglierà i viandanti del gusto, alla ricerca delle radici vere dei saperi e dei sapori.

Isola Augusta, perchè ?


" Perché un tempo, secondo una leggenda, il suo territorio veniva lambito dai fiumi Tagliamento e Stella, che la cingevano come un’isola. Augusta, e questo è certo, perché era attraversata dalla via Annia, che collegava Roma ad Aquileia, all’epoca seconda città per importanza dell’Impero Romano. Il suggestivo toponimo esiste da sempre sulle mappe catastali di questa zona semplice ma di rara bellezza. Il mare è vicino e, giorno dopo giorno,”dona alle vigne il suo sospiro salmastro, che viene imprigionato nella loro vegetazione”. Il terreno forte ed argilloso, avaro come quantità di uve prodotte, permette di ottenere dei vini unici per la loro tipicità."


L’azienda è stata acquisita nel 1959 da Renzo Bassani, che si innamorò di questa terra dopo aver trovato ed assaggiato due bottiglie di vino, gelosamente custodite dal fattore di allora sotto la sabbia. Intuì subito che la zona era naturalmente vocata alla vitivinicoltura. Iniziò a ristrutturare le case dei contadini che ci abitavano, a rinnovare i vecchi vigneti per iniziare a produrre vini importanti.

La famiglia Bassani fu una delle prime in regione a sostituire gli interventi chimici nei vini con processi fisici, controllando con la tecnica del freddo la fermentazione dei mosti. Per questo già all’epoca lo slogan dell’azienda fu quello di produrre un “Vino Vivo”, non pastorizzato e quindi integro nelle sue proprietà organolettiche. Il figlio Massimo ha iniziato a vivere l’atmosfera dell’azienda fin da quando aveva i calzoncini corti, quando passeggiava in quella campagna che era diventata il suo piccolo regno. Nel 1972, mentre ancora stava studiando per la laurea in giurisprudenza decise di dedicarsi totalmente all’azienda, portando a temine i lavori di ristrutturazione dei fabbricati con cura minuziosa dei particolari, cercando di mantenerne inalterato l’aspetto originale.


Nel 1989 costruì l’edificio che oggi ospita la cantina di vinificazione, dotata delle più moderne tecnologie per garantire la genuinità e qualità del prodotto. Tutto il vino imbottigliato viene prodotto in azienda e seguito nelle diverse fasi della lavorazione: dalla pianta alla bottiglia. Oggi Isola Augusta è un’azienda moderna ed antica al tempo stesso, un borgo dove il tempo sembra essersi fermato e dove si possono assaporare degli ottimi vini, creati con amore e passione da un team di persone qualificate guidate dal competente enologo Vincenzo De Giuseppe. Il giovane figlio di Massimo, Jacopo, terminati gli studi universitari, ha deciso di continuare la tradizione familiare, occupandosi del marketing e della commercializzazione dei prodotti, per farli conoscere ad un pubblico sempre più internazionale.



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