Eurosostenibilità : gli interventi del giornalista Gianluigi Pagano e di Valentino De Faveri di Konsum srl (Cornuda)
Continua il cammino di Eurosostenibilità, lo speciale Percorso d'Informazione che Borghi d'Europa realizza da alcuni anni.
L'Azienda Konsum srl di Cornuda (Treviso), accompagna il percorso quale partner di informazione, impegnandosi in un lavoro di documentazione e 'racconto' degli obiettivi dell' Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.
Osserva Gianluigi Pagano, scrittore e giornalista :
"Sostenibilità: una parola importante, spesso usata senza che se ne avverta fino in fondo il valore. La descrive bene perché e come sia nata questa esigenza di equilibrio naturale. Dio dapprima dice ad Adamo ed Eva: ”Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui
pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente,che striscia sulla terra. Ecco, io vi do ogni erba che produceseme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto,che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestieselvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri chestrisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde. E così avvenne”.
La situazione è molto chiara: l’uomo, finché vive, come ogni altro animale, seguendo i suoi istinti naturali e può disporre ditutto il creato. Ma… c’è un ma: dopo il peccato originale Dio gli intima: “maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e inpolvere tornerai!».
"Ecco: la terra non è più il nostro regno incontrastato – osserva Valentino De Faveri di Konsum srl-, ma ne dobbiamo trarre con sforzo il nostro cibo, cioè l’uomo e la natura sono diventati antagonisti. Oggi infatti vediamo che l’uomo, con la sua smania di un potere ormai perduto, ha sfruttato in maniera incontrollata la natura con deforestazioni, sfruttamento intensivo del terreno, inquinamenti di ogni genere, sicché la natura si ribella con il cambiamento climatico e forse anche con il virus che ci perseguita. Dobbiamo cambiare radicalmente il nostro atteggiamento nei confronti della Terra: possiamo certamente trarne il nostro nutrimento, ma solo rispettandone l’equilibrio complessivo. Non si tratta solo di piantare un alberello o due, né di mettere un filtro in più negli scappamenti delle nostre automobili: dobbiamo fare in modo che quanto prendiamo dalla terra le
sia restituito: dalla rotazione delle culture alla riforestazione, dalla pesca controllata, all’uso di energie rinnovabili. Prima di fare qualsiasi cosa dobbiamo fare un attento studio di danni
e benefici, cercando di massimizzare i primi e minimizzare o meglio risarcire con azioni positive gli ultimi, in modo da mantenere un equilibrio naturale complessivo. Ecco la funzione di questa nostra comunicazione sarà appunto quella di far conoscere e valorizzare l’azione di chi opera non perdendo di vista questo impegno a mantenere l’equilibrio naturale."
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