Il Buon Paese - A Parma, il quartiere Oltretorrente

 




 L'Oltretorrente è un antico quartiere popolare di Parma.

Storia

Iniziò a svilupparsi significativamente nel XIII secolo, dopo l'alluvione del 1177 che spostò a ovest il corso del torrente Parma distruggendo molte abitazioni del borgo Capo di Ponte e ne seguirono diverse modifiche urbanistiche. Nel XVI secolo Parma diventa la capitale di uno Stato e l'Oltretorrente vede la costruzione di un grande giardino che in seguito diventerà il Parco Ducale. Nel 1922 la città divenne teatro di una resistenza armata alle squadre fasciste che, dopo cinque giorni di combattimenti, risultò vittoriosa. Questa resistenza divenne nota come le barricate del '22.


Caratteristiche

Situato di là dall'acqua (cioè di là dalla Parma) rispetto al centro della città, su una superficie globale di 1,1 km², tra il torrente Baganza e la linea ferroviaria Parma-la Spezia, è detto anche "Parma Vecchia", pur non essendo antico quanto il nucleo di origine romana. Durante il ventennio fascista venne in parte demolito. Questo risanamento fu decretato non solo per ragioni di salubrità ambientale ma anche per questioni politiche. Gli spazi creati vennero impostati su assi ortogonali, snaturando la storia di un antico tessuto abitativo medievale. Addirittura Via Costituente venne creata con l'intenzione di svolgervi le grandi parate militari. È così che sono scomparsi alcuni tra i borghi più caratteristici di Parma, tra cui Borgo delle Carra, Borgo San Basilide, Borgo Salici, Borgo dei Minnelli, sostituiti da palazzoni anni 40/50.



Durante la guerra venne bombardata la chiesa di Santa Teresa, a cui fece seguito il totale abbattimento di quello che ne restava e dell'intero convento. L'opera di distruzione è comunque proseguita anche nel dopoguerra, con la demolizione dell'intero isolato delimitato dalla chiesa dell'Annunziata, Borgo Poi, Via D'Azeglio, Borgo Marodolo, e con la distruzione della Chiesa di San Giovanni a Capo Ponte e di Santa Maria dei Taschieri e del suo campanile che si affacciava su Via D'Azeglio ed era stato utilizzato nel 1922 come vedetta sull'intero quartiere.

Nonostante tutte queste perdite, l'Oltretorrente conserva ancora angoli tra i più suggestivi di Parma, caratterizzati da case semplici, ma molto pittoresche.


La denominazione di "Parma Vecchia" nacque nel XVI secolo, quando i Farnese operarono un consistente rinnovamento edilizio nel centro cittadino, che iniziò ad essere chiamato "Parma Nuova". Nelle sue, spesso misere, abitazioni l'Oltretorrente ha ospitato sempre gli abitanti più lontani e diversi, tanto che, anticamente, alcune aree erano dette Scozia o Svizzera.

Anche ai giorni nostri è il quartiere cittadino con la maggiore concentrazione di immigrati stranieri.

Questa vocazione all'ospitalità ha fatto di Parma Vecchia la parte più colorita, sanguigna e generosa della città. Nei borghi echeggiano ancora le gesta degli Arditi del Popolo di Guido Picelli, le barricate contro il fascismo del 1922, la figura storica di padre Lino Maupas, ora beato.



Chiesa di Santa Maria del Quartiere

«In Parma, nella parte ultra-torrente, havvi il vero proletariato, una plebe povera, viziosa, formata dall’emigrazione dei contadini dei comuni rurali, attratti alla città dalle tradizioni delle elemosine della cessata coorte di Maria Luigia che era munificentissima, dai vantaggi dei molti stabilimenti di beneficenza, e dalla facilità di poter accattare e di vivere senza grande fatica. Quella plebe in momenti di crisi può essere un pericolo, quando un agitatore audace lasciasse sperare migliori destini: essa non ha opinioni politiche di sorta, solo aspira a vivere e migliorare le proprie condizioni; essa non può essere redenta se non coll’opera civilizzatrice dell’istruzione, ed a questo tendono le cure delle Autorità, onde formare buoni e utili cittadini, sottraendoli ai deleteri influssi dei novatori politici, agli apostoli delle nuove idee sociali»


(Tratto da un rapporto del 22 gennaio 1878 del prefetto di Parma Giuseppe Campi Bazan)

Commenti

Post popolari in questo blog

La Montagna dell'informazione - Il Monte Maggiore (Ucka). in Croazia

La Via dei Norcini – Continua il viaggio del gusto del Salumificio Marescutti di Spilimbergo in Borghi d'Europa

Il Percorso Internazionale La Montagna dell'Informazione