L'Altra Parma, nei percorsi Internazionali di Borghi d'Europa

 

Parma è oggi considerata la capitale europea del cibo, ciò è dovuto soprattutto ai suoi meravigliosi prodotti alimentare: dal Parmigiano-Reggiano DOP in primis, assieme al Culatello DOP ed il Salame di Felino IGP e, forse meno conosciuti ma non meno buoni, il salame Strolghino e la Spalla di San Secondo.

Questi sono i protagonisti di una cucina sapida, ma dai sapori armonicamente fusi con sapienza (grazie anche al burro che non manca mai!). Si tratta di una cucina fondamentalmente di Corte, ricordo dell’importante Ducato e soprattutto dei fasti di Maria Luigia, sempre onnipresente nella cultura parmigiana.

Quanto ai vini, Parma si trova tra due grandi zone vinicole della Regione: Piacenza da una parte, con i suoi celebri vini dei Colli Piacentini ed il regno del Lambrusco di Reggio Emilia e di Modena. Forse per questo per lungo tempo non è riuscita ad imporsi nel panorama enologico, ma negli ultimi tempi, grazie anche all’opera di traino offerta da Aziende innovative come Ceci, Monte delle Vigne, Ariola ecc. i vini del territorio iniziano ad essere conosciuti ed apprezzati come meritano. Le tipologie più note sono: “Lambrusco Colli di Parma DOC”, il “Fortana IGP”, ma soprattutto la squisita "Malvasia dei Colli di Parma DOC”.

Noi abbiamo deciso di non parlare dei Produttori parmigiani più noti, ma di andare alla ricerca dei piccoli produttori e delle ricette che conservano il ricordo della più autentica e sconosciuta cultura gastronomica della Città e del suo territorio.

Gianluigi Pagano








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