le farine autoctone di Molino Filippi

 

I mais da cui provengono le farine che vediamo al supermercato sono spesso frutto di ibridazioni alla ricerca della massima produzione, che si ottiene tuttavia a scapito della qualità.

Fortunatamente, sopravvivono, alcuni ecotipi di mais tradizionali che sicuramente rendono meno in termini di produzioni, però sono meno resistenti degli ibridi e quindi costano di più ma è a loro che si deve la salvaguardia delle vere polente, così diverse una dall’altra.

Tra queste farine di mais di qualità, prodotte da Molino Filippi di Castelnovo di Isola Vicentina, il “Pignoletto d’oro di Rettorgole”, paesino vicino a di Caldogno in provincia di Vicenza locale puro. Ha spighe piccole rosso rubino, che danno una farina vitrea ricca di proteine ed un inconfondibile sapore dolce.

La farina di Pignoletto d'ORO, molto usata a Venezia e soprattutto dal Doge e dai nobili del tempo, viene utilizzata per la preparazione della Polenta Giallo di colore intenso, accompagnata spesso a piatti di pesce e grigliate di carne, salumi cotti e piatti in umido.

Un’altra faina di mais di qualità, sempre prodotta dal Molino Filippi è quella di Mais Marano, che, anche per via dell’assonanza del nome, è considerata “Ferrari delle Polente” . Questa varietà, nata nel 1890, grazie alla preziosa opera dell’agronomo Antonio Fioretti, ha spighe piccole color rosso rubino che danno una farina vitrea ricca di proteine ed un inconfondibile sapore, particolarmente indicata per la preparazione di polenta in umido, da ripasso e piccola pasticceria. Di essa è in corso la proceduta per ottenere il riconoscimento comunitario dell’ Igp ( Indicazione geografica protetta).

Gianluigi Pagano




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