MACEDONIA: UN WEEKEND A OHRID, LA PERLA DEI BALCANI




Viaggiare nei Balcani, per me, è sempre un’esperienza indimenticabile: i turisti sono meno rispetto all’Europa occidentale, i luoghi regalano ancora il piacere della scoperta e il viaggio è una vera e propria avventura. Sono tante le ragioni per cui questa zona è, a mio avviso, una delle aree più interessanti da visitare in Europa: il melting pot culturale, i tanti posti ancora sconosciuti, le diverse religioni praticate, la varietà di cibo e di paesaggi nell’arco di pochi chilometri… potrei continuare all’infinito. La penisola balcanica è un posto dal fascino immenso che conviene visitare il prima possibile, prima che tutti quanti si accorgano della sua bellezza. Dopo aver ammirato quasi tutta l’Albania, aver percorso in macchina la costa montenegrina, ed essere stata più volte in Grecia negli ultimi anni, ho finalmente visitato Ohrid. Era da tempo che volevo recarmi in questa incantevole cittadina della Macedonia, considerata dagli stessi macedoni la capitale culturale del paese e la realtà non ha deluso le mie aspettative, anzi: Ohrid è una meraviglia, un luogo magico che consiglio a tutti di includere nel proprio itinerario nei Balcani.


 


In questo articolo vi darò qualche spunto su cosa fare, dove mangiare e cosa visitare a Ohrid. Prima, però, due curiosità sulla città:


•Nell’antichità Ohrid possedeva 365 chiese, una per ogni giorno dell’anno. Uno dei soprannomi della città era, infatti, “Gerusalemme dei Balcani“. Adesso il numero delle chiese è inferiore, ma pur sempre significativo per una città di così piccole dimensioni, e sono tutte talmente belle che meriterebbero una visita specifica.


•Ohrid fu scelta da Tito come luogo prediletto per rilassarsi. Il maresciallo jugoslavo era solito passare il suo tempo libero a Villa Biljana, sulle sponde del lago. Una curiosità: all’incirca negli stessi anni, sul versante albanese del lago, anche il dittatore albanese Enver Hoxha passava i suoi momenti di relax. Chi conosce questa zona dei Balcani non avrà difficoltà a capire come mai abbia questi due personaggi politici abbiano scelto proprio questo luogo per rilassarsi: il lago di Ohrid emana un’atmosfera di tranquillità senza eguali.


COSA VEDERE

-Centro storico

Il centro storico di Ohrid è un gioiellino: strade lastricate, chiesette ortodosse, piazzette nascoste e case in stile ottomano. Centinaia di case in stile ottomano: non credevo che in questa città avessero preservato così tanti edifici risalenti all’epoca ottomana e, soprattutto, in maniera così egregia. L’architettura ottomana è presente in diverse città dei Balcani e, a mio avviso, è bellissima: chi è appassionato di questo genere, oltre a Ohrid, non può mancare di visitare Berat e Girocastro, le due città storiche albanesi inserite, come la città macedone, nella lista dei patrimoni dell’umanità dall’Unesco. In particolare a Ohrid, merita una visita la Casa Robevi, un maestoso edificio appartenente in passato a una delle più influenti famiglie macedoni. Le case, però, sono tante e tutte talmente belle che non riuscirete a smettere di fotografarle. Passeggiando per il centro storico ci si imbatte anche nella chiesa di Sveti Sofja, la cattedrale della città risalente alla prima metà dell’anno 1000, circondata da un grazioso cortile ideale per rilassarsi tra una visita e l’altra.macedonia ohrid cattedrale santa sofia bicicletta


 

-Sveti Jovan Kaneo

Negli ultimi anni avevo visto numerose volte, su internet, le immagini di questa graziosa chiesa, ma la realtà ha decisamente superato le aspettative: il Kaneo è la chiesa più bella che abbia mai visto nei Balcani. Una meraviglia che mi ha lasciata senza parole. Non tanto per la sua architettura, quanto soprattutto per la posizione scenografica in cui è collocata, di fronte al lago di Ohrid e, sullo sfondo, a completare il quadro, le montagne. Per raggiungerla occorre fare una passeggiata (in alcuni tratti in salita) di dieci minuti dal centro, ma la vista della chiesa è impagabile: è difficile trovare le parole per descrivere la bellezza e la sacralità di questo luogo.

 

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