La Montagna dell'informazione - La Valposchiavo e le sue meraviglie - Siamo in Svizzera

La Svizzera  ha aderito al Consiglio d'Europa il 6 maggio 1963, diventandone così il 17° Stato membro. Il Consiglio d'Europa, fondato nel 1949, è non solo l'organizzazione intergovernativa più antica in Europa, ma anche quella con il maggior numero di membri.


Il fiume Poschiavo nasce dal Lago Bianco in Svizzera. La valle percorsa dal fiume inizia al Lago Bianco, nella Svizzera Italiana e dopo il lago di Poschiavo, bacino formatosi da una frana durante la preistoria, finisce a Tirano dove il fiume sfocia presso la riva destra dell'Adda. A causa delle altitudini molto diverse (il percorso della valle incomincia da un'altezza di 2300 m per finire a soli 550 m.), la visita presenta una notevole varietà di clima. Particolarmente affascinante la visita con il cosiddetto "Trenino Rosso" che offre fino ai confini con l’Italia uno dei paesaggi più variegati della Svizzera.




Il “Trenino Rosso”


Il percorso in treno parte da St. Moritz per giungere fino a Tirano, località di confine italiana; il viaggio, è un’esperienza entusiasmante: dal panorama montano del ghiacciaio del Morteratsch, al valico della Diavolezza fino al paradiso degli sciatori, la Lagalb.

Durante il percorso si può ammirare l’imponente ghiacciaio del Palü ed il Lago di Poschiavo, fino al fondovalle. La tratta che percorre la Valposchiavo è la trasversale ferroviaria alpina più alta che, con la sua pendenza del 70/000, è uno dei percorsi a scartamento ridotto senza cremagliera più erti.

Il capoluogo: la cittadina di Poschiavo, presenta un carattere tipicamente italiano, con le sue case patrizie che circondano la piazza. Interessante anche il cosiddetto "quartiere spagnolo" costruito dagli emigranti, che spicca per le sue case dai colori vivaci.

Particolarmente affascinanti sono i panorami che è possibile ammirare con brevi camminate ad esempio Val di Campo con i suoi laghi di montagna – come il Lago di Saoseo con le sue acque blu cobalto.


Marmitte dei Giganti

A Cavaglia poi si possono ammirare le imponenti formazioni di ghiaccio, chiamate "marmitte dei giganti", interessanti testimoni dell’ultima era glaciale, che sono il risultato di un fenomeno naturale: a seguito della potente e costante pressione dell’acqua del ghiacciaio, nel corso dei millenni la sabbia e le pietre rotanti hanno formato nelle rocce delle enormi buche glaciali.

Gianluigi Pagano


VALPOSCHIAVO TURISMO

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