Eurovinum - L'Enoturismo VITIS NATUR della Famiglia Spada nelle colline del Valdobbiadene D.O.C.G.
Il tabià di Andrea, nume tutelare dell'azienda agricola Casa dei Spada di Guia di Valdobbiadene, ha ospitato fin dal 1800 la famiglia : al piano terra la stalla, al primo piano il fienile,in quella Cal Vecchia (subito dopo Combai), che è una autentica fucina di ricordi.
I tabià sono fienili in legno che un tempo venivano utilizzati per il bestiame e per il fieno.
All'inizio i tabià avevano un solo piano, successivamente i più moderni furono costruiti a due piani, a volte chiusi da un tavolato. Il passaggio dell'aria per non far marcire il fieno era garantito da fori dalle forme artistiche: fiori, trifogli, cuori... Tutti comunque hanno in comune il basamento in pietra: è il piano terra, la stalla. Nelle più grandi arrivavano a starci anche quattro bovini.
"Chi erano gli altri abitanti del tabià? Galli e galline, conigli, mucche, un maiale, a volte qualche pecora o capra. Dal tabià dipendeva la vita della famiglia: carne, latte, uova, pelli, il fieno per le bestie, si utilizzava tutto, non si buttava via nulla. In alto vi era anche il terrazzo (in dialetto sòler) per essiccare i prodotti della terra: orzo, frumento, "
Andrea ha voluto restaurare il tabià, con quella caparbietà e quell'orgoglio così tipici della nostra
gente, aiutato dai figli Christian e Francesco, con un impegno che ha messo al primo posto
il rispetto delle tradizioni : il recupero dei materiali e dei mobili del tabià hanno permesso così
un intervento filologicamente ineccepibile.
Insomma non vi sono state le visioni stralunate di qualche architetto a sovrapporsi alla coscienza
culturale della famiglia. E, di questi tempi, scusate se è poco !
"Il nostro enoturismo Vitis e Natur sorge in uno storico tabiá di famiglia, immerso nei vigneti delle stupende colline del Valdobbiadene D.O.C.G. Ora completamente ristrutturato, nel rispetto dei materiali storici locali, offre una splendida terrazza panoramica immersa nei vigneti D.O.C.G. Valdobbiadene di nostra proprietà, dove si possono ammirare il Combai e tutto il comprensorio delle Prealpi Trevigiane, il Piancavallo e il gruppo del Cesen. Si possono degustare i vini Prosecco di Valdobbiadene della nostra azienda, accompagnati da specialità di salumi, formaggi di malga locali e cicchetti vari, nella piena tradizione veneta locale."
Ascoltare Andrea e i suoi figli ripercorrere le storie di famiglia, ci fa venire in mente la storia del vino : "Erano gli anni “quaranta”, difficili per l’Italia perché c’era la guerra, ma il nonno Pietro decise di intraprendere ugualmente l’attività della viticoltura. Non c’erano materiali, né mezzi per realizzare le piantagioni, si faceva tutto a mano utilizzando i reticolati della guerra come filo di ferro e gli alberi di castagno per ricavarne pali, ebbero così origine le prime viticolture..."
Così il tempo passa felicemente lento in questo angolo di paradiso, sorseggiando Zero-et-Naturel ancestrale.
"É la versione più antica e tradizionale, dai vigneti irti dell'alto trevigiano, ad un'altitudine di 400 metri, vengono selezionatele uve migliori elaborate dal sole, quindi in grado di avvicinare i palati più esigenti. É un vino prodotto ancora con metodo "Ancestrale", la prima parte della fermentazione avviene nella botte e poi termina in bottiglia, questo sistema di fermentazione genera un vino frizzante, dalla bollicina molto digeribile con carattere particolare e con lieve fondo nobile; per questo viene anche detto vino col fondo o della tradizione veneta. Nell'affinazione non avviene la sboccatura, ma il fondo rimane in bottiglia, avviene di fatto una riapertura e chiusura del tappo per ossigenare i lieviti, che lavorano ulteriormente. Di fatti é un classico dosaggio zero zuccheri."
Vino naturale con bassissimo tenore di solfiti, vino che secondo alcuni vigneron rispetta il valore e la purezza del vitigno nobile delle viti centenarie. Può essere consumato scaraffandolo o bevuto col fondo in bottiglia.
Certamente un vino che piace alla Nostra Antonella Pianca, giornalista fotografa e degustatrice AIS,
grande appassionata e conoscitrice dei vini naturali.
Accompagnano questo inedito viaggio del gusto i salumi di Eustacchio ( di Dosson di Casier) : Ferdinando è per davvero un signor Norcino !
Con l'aiuto del padre Eustacchio, Ferdinando ha portato l'esperienza di chi ha fatto per anni il salumiere, quando d'inverno nelle case coloniche era tradizione (festosa) l'uccisione del maiale e la preparazione degli insaccati che dovevano soddisfare i bisogni delle famiglie per tutto l'anno.
I Formaggi di Dario Stramare di Segusino e di Malga Molvine.
Il Pane artigianale di Silvio Rebuli, di Santo Stefano di Valdobbiadene, ha degnamente completato
questo viaggio nella storia.
La rivista Sale & Pepe ha invitato nell'ottobre Casa dei Spada a partecipare a Milano all'incontro
Mete del Gusto, che segnala le eccellenze del Territorio.
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