Qualità vo' cercando, Gente&Borghi lungo le rive della Piave

 




Per il quarto anno consecutivo la rete di informazione Borghi d'Europa propone nei mesi luglio e agosto un viaggio nelle Terre della Piave, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio Iai-Iniziativa Adriatico Jonica, Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).

Qualità Vo' Cercando, Gente & Borghi lungo le rive della Piave è il titolo del viaggio, che comprende visite a luoghi del desiderio,con interviste,incontri di informazione, degustazioni, seguite dalla redazione multimediale di Borghi d'Europa e dalla verve creativa di Stefania Furlan, videomaker di Milano.


I temi del 2021 sono : 'Manareta' e le storie della Grane Guerra, La scapigliatura trevigiana fra le due guerre e ….dopo, Le Ferrovie (non) dimenticate e la Vaca Mora, Sulle tracce di Luigi Veronelli, San Marino nella IAI, Come valorizzare il Collio bianco : quattro aziende insieme...., Nel 2025 Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della cultura, Procida2022, Capitale italiana della cultura, La Valtellina, Terra di confine, L'Altra Vicenza : i vini di Costabissara, Eurovinum : un viaggio del gusto con i vini naturali .


Giornalisti,Comunicatori,Uomini di cultura, Imprenditori della filiera agroalimentare, di associazioni e istituzioni locali si incontrano fuori dagli schemi ufficiali, attorno ad un tavolo in campagna, lungo le rive del fiume sacro alla Patria.


I veneti hanno definito questo incontro : a filò.


I filò, sono una veglia che i contadini, durante le lunghe serate invernali, facevano nelle stalle per ripararsi dal freddo ed erano fatti di tanta cultura popolare. A tener loro compagnia c’erano i contafole, personaggi mitici, quasi tutti analfabeti, che con i loro racconti, ricchi di riferimenti con la realtà circostante, mantenevano viva la forza espressiva del dialetto e ne tramandavano la tradizione orale. A volte le persone radunate nella stalla partecipavano al racconto, interpretando i ruoli dei vari personaggi e imitandone anche la voce in un’atmosfera quasi teatrale. Durante la recitazione le donne ricamavano o lavoravano a calza, mentre gli uomini accudivano agli attrezzi del lavoro quotidiano. Ma il filò era anche il luogo della “ciacola” e dei giochi («se godevino co gnente...»), il luogo in cui si raccontavano i proverbi, gli indovinelli, le filastrocche (famose le ninnananne), il luogo in cui si cantavano i canti rituali legati alle stagioni ed agli eventi importanti della vita dell’uomo (ad esempio il corteggiamento, le nozze, ecc.). Al filò si davano appuntamento i fidanzati e nascevano amori.” (da bassano.eu)




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