Iniziativa Adriatico-Ionica: Marche in prima fila nelle relazioni
Una lunga storia quella della Regione Marche con i Paesi che si affacciano sul Mare Adriatico e lo Ionio e che sono parte, insieme all'Italia, dell'Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI): Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Serbia, Montenegro, Slovenia. Un terreno su cui le Marche si sono sempre impegnate, raggiungendo significativi risultati e gestendo il numero già alto di Progetti e risorse tra le Regioni italiane.
COOPERAZIONE TERRITORIALE
Negli ultimi 4 anni sono stati finanziati Progetti con il Programma Interreg IIIA Transfrontaliero ADRIATICO per un totale di 13.852.088 euro gestiti dalle Marche. Si tratta di progetti sia a regia regionale (17), che a bando (20 dove le Marche sono capofila e altri 20 dove le Marche compaiono come soggetti partner). Va sottolineato che questi sono dati, sia in termini di finanziamento che di numero dei progetti, dove le Marche ricoprono il primo posto tra le Regioni italiane. I Progetti sono da inserirsi nei tre Assi presi in considerazione dal Programma:
- Tutela e valorizzazione ambientale, culturale e infrastrutturale del territorio transfrontaliero (interventi di carattere essenzialmente pubblico per energia, trasporti, telecomunicazioni, cultura, territorio);
- Integrazione economica dei sistemi produttivi transfrontalieri (interventi di interesse privato, per competitività delle piccole e medie imprese di tutti i settori);
- Azioni di rafforzamento della cooperazione (rafforzamento dei rapporti istituzionali, per la promozione della democrazia, sicurezza, occupazione).
ACCORDI DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
Nello stesso periodo sono stati finanziati 91 Progetti, sia a regia regionale, che a bando. A disposizione e spesi dalla Regione circa un milione di euro all'anno con la l.r. 9/02, a cui si sono aggiunti, con il meccanismo del coofinanziamento, fondi dell'UE, del Ministero Affari Esteri, delle Agenzie dell'ONU (FAO, UNDP, OMS, UNOPS).
La città di Ancona ospita il Segretariato Permanente della IAI, nella cinquecentesca Cittadella, detta anche Fortezza di Ancona.
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