Basilicata - Matarè, bella storia segnalata nel Percorso Internazionale La Via della Birra
Gruyt è un progetto collettivo che passa dall’integrazione lavorativa e si pone nella prospettiva di uno sviluppo artigianale sostenibile.
“Gruyt, il nome del progetto, evoca storie di incontri e mescolanze, come quelle di aromi e spezie che connotano le diverse varietà di birra . L'esigenza, fin dall’inizio, è stata quella di individuare un luogo che permettesse di coltivare i campi attorno allo stabilimento, perché si creassero opportunità lavorative capaci di diventare nel tempo valore aggiunto. E infatti questo è connotato come un birrificio agricolo, che lavorerà su settori complementari di produzione
Ma Gruyt è anche il luogo in cui si sono incontrate due grandi esperienze territoriali, quella dei mastri birrai di Birrificio 79 e quella dell’esperto agronomo Tommaso Padula, erede della grande famiglia di pastificatori lucani, che supervisiona il lavoro nei campi adiacenti il birrificio.
Così a Milano Golosa i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno potuto conoscere ed apprezzaree le birre di Matarè, bella storia. Le birre di Matarè, non pastorizzate e non filtrate, verranno segnalate ne La Via della Birra, uno dei 12 Percorsi Internazionali che Borghi d'Europa sta costruendo, dopo la loro ideazione e presentazione nell'aprile del 2019 presso la sede di Milano del Parlamento Europeo.
Tommaso Padula, brand ambassador, racconta che il nome MATARE' è il nome di Matera, la città dei sassi, ricavato dall'alfabeto fonetico internazionale (ma'ta:ra), con un richiamo al dialetto e alla tradizione locale.Proprio da qui nasce l'idea del nome,scavando nella storia e nelle tradizioni popolari di un tempo prende vita un progetto nuovo che coniuga l'amore e l'attaccamento alla propria terra,con la volontà di realizzare un percorso di integrazione e interscambio culturale.
Ogni stile di birra racconterà dunque una leggenda tipica del territorio di Matera,per evocare in maniera ancor più incisiva il forte legame con le origini.
La più bella storia da raccontare è quella dei veri protagonisti di questo progetto,persone fragili,vulnerabili,migranti,che hanno trovato una nuova vita e un'idea di futuro nella realizzazione concreta del birrificio artigianale, sociale e agricolo.
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