Eurosostenibilità- L'economia per tutti – Gli appunti di Banca d'Italia per la finanza sostenibile nel partenariato d'informazione di Laura Panizutti
Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano, affianca quale partner di informazione la rete Borghi d'Europa nei progetti che riguardano la sostenibilità.
In particolare
l'impegno per 'informare chi informa'.
In questa direzione gli appunti di Banca d'Italia L'Ecomomia per Tutti sono la fonte di percorsi e suggerimenti insostituibili.
"Per "finanza sostenibile" si intende la finanza che tiene in considerazione fattori di tipo ambientale (Environmental), sociale (Social) e di governo societario (Governance), i cosiddetti fattori ESG, nel processo decisionale di investimento, indirizzando i capitali verso attività e progetti sostenibili a più lungo termine. La finanza sostenibile è dunque l'applicazione del concetto di sviluppo sostenibile all'attività finanziaria.
Cosa sono più in dettaglio i fattori ESG? I fattori di tipo ambientale includono questioni come quelle della mitigazione dei cambiamenti climatici e della transizione verso la neutralità climatica, cioè verso un'economia a emissioni zero, così come temi relativi alla salvaguardia della biodiversità, alla prevenzione dell'inquinamento e all'economia circolare. I fattori di tipo sociale si riferiscono a questioni relative alle disuguaglianze e all'inclusione, alle relazioni di lavoro, agli investimenti in formazione e al benessere della collettività nonché al rispetto dei diritti umani. Infine, il governo societario delle istituzioni pubbliche e private ha un ruolo fondamentale nell'assicurare che considerazioni di tipo sociale e ambientale entrino nei loro processi decisionali, ad esempio attraverso le politiche di diversità nella composizione degli organi di amministrazione, la presenza di consiglieri indipendenti o le modalità di remunerazione dei dirigenti.
Fare un investimento finanziario che tenga conto dei fattori ESG significa quindi investire in imprese che compiono scelte aziendali sostenibili, coerenti con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite, relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione, gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e dell'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Come la finanza può aiutare a creare un mondo più sostenibile. "
La finanza verde
L'espressione finanza verde, che rientra nel più ampio campo della finanza sostenibile, si riferisce agli strumenti finanziari con i quali si favorisce uno sviluppo "ecosostenibile", in particolare, la transizione energetica e la lotta al riscaldamento globale. Gli investitori e le istituzioni finanziarie possono infatti contribuire a contrastare il cambiamento climatico, orientando gli investimenti verso imprese e progetti con obiettivi legati alla transizione energetica e, più in generale, alla tutela dell'ambiente.
Sebbene la finanza verde sia in forte espansione, manca ancora un quadro armonizzato e criteri chiari per definire cosa è "verde" e cosa non lo è. Per questo motivo, l'Unione Europea, insieme alle competenti autorità di regolamentazione del settore finanziario, sta elaborando diverse regole sulla finanza verde. Questi criteri potranno costituire un punto di riferimento per i mercati permettendo agli investitori che lo desiderano, di investire consapevolmente i propri risparmi secondo criteri di sostenibilità ed evitando il rischio di greenwashing cioè di un utilizzo improprio, se non addirittura falso, della denominazione green.
Tra gli strumenti finanziari green più diffusi sul mercato ci sono le obbligazioni verdi (green
bond)
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