Grecia - La storia di Sparta : cosa resta oggi

 Sparta (in greco: Σπάρτη, traslitterato: Spártī), è una città della Grecia situata nel Peloponneso meridionale, sulla destra del fiume Eurota tra i rilievi del Parnone a est e del Taigeto a ovest nell'unità periferica della Laconia. Alla fine del IV secolo fu completamente distrutta dai Visigoti di Alarico I e nei suoi pressi fu costruita la cittadina di Mistra (o Misitra).


La Sparta moderna, rifondata nel 1834, è un comune di 36 540 abitanti secondo i dati del censimento 2011.

A seguito della riforma amministrativa detta piano Callicrate in vigore dal gennaio 2011[3], che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, la superficie del comune è ora di 1182 km² e la popolazione è passata da 18 184[4] a 36 540 abitanti.


Della città antica, che sorgeva nelle immediate vicinanze della Sparta attuale e che fu tra le protagoniste della storia della Grecia antica, sono rimasti pochi reperti archeologici: i resti di un santuario dedicato ad Artemide Orthia, risalente all'inizio del IX secolo a.C., dell'acropoli con il tempio ad Atena Chalkioikos e di un teatro di epoca ellenistico-romana.


Le evidenze archeologiche rivelano che l'area di Sparta era abitata sin dal IV millennio a.C. (neolitico) soprattutto nei pressi del fiume Eurota. La permanenza si è protratta anche nel III millennio a.C. (periodo Elladico Antico) nonché in epoca micenea con la presenza di tombe individuali localizzate alla periferia dell'attuale centro abitato.


Sparta era composta da cinque villaggi (komai): Limnes, Pitane, Kynosoura, Mesoa e Amykles che verranno riuniti quando la città avrà un'unica cinta muraria. Pitane occupava la parte ovest e nord-ovest della città, Limnes a est e l'area del fiume, Mesoa era probabilmente a sud o sudovest mentre Kynosoura a sud-est. L'unificazione dei villaggi comporterà anche la creazione di un sistema di strade e drenaggio dell'acqua che si è completato solo nel I secolo a.C.


Nell'età classica Sparta fu importante e temuta grazie al suo esercito, che dominava il Peloponneso. Quando però riuscì a sottomettere tutta la Grecia, vincendo la guerra del Peloponneso, non riuscì a gestire i territori conquistati e cominciò il suo declino, che la riportò ad essere un villaggio di campagna nel giro di pochi secoli dal suo massimo splendore. Venne rifondata nel 1834 e al giorno d'oggi svolge un'importante funzione amministrativa nella vallata dell'Eurota. Gli spartani furono uno dei primi popoli che consentì alla donna di poter esprimere la propria opinione.


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