La Grande guerra nel Piave, Grappa e Montello : Molino della Sega a San Biagio di Callata
Tra i miti della grande guerra particolarmente significativo è quello dei “Ragazzi del ‘99”, cioè dell’ultima classe di leva arruolata e impegnata al fronte. Costretto dagli eventi di Caporetto a dover rapidamente rimpiazzare le perdite, il Regio Esercito ordinò il richiamo dei ragazzi nati nel 1899 ed il loro immediato avvio all’addestramento militare. Quando il fronte si stabilizzò sul Piave fu necessario intervenire per contenere i tentativi di forzamento da parte dell’avversario, che intendeva sfruttare al massimo la debolezza operativa delle divisioni italiane. Al Comando Supremo non restò che immettere nella battaglia le forze fresche dei più giovani soldati, che alla spregiudicatezza dell’età univano anche l’ardimento coltivato dalla propaganda e dalla retorica del momento. Ebbe così inizio la valenza simbolica dei “Ragazzi del ‘99”, sempre citati come esempio della freschezza rigeneratrice della nazione e del sacrificio totale per la vittoria.
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