ll Cammino delle Identità – Il Percorso Internazionale Eurovinum con i vini di Tenuta Guerra
La Tenuta Guerra è un'Azienda Agricola a gestione familiare, che vanta ventitrè ettari di vigneti, dislocati in diverse località nella provincia di Pordenone e Venezia : Pravisdomini,
Chions, Cordovado e Pramaggiore.
Borghi d'Europa ha inserito l'Azienda nel progetto Il Cammino delle Identità, Percorso Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della Vite e del Vino.
Nel 2025 i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa inizieranno con Claudia e Mauro
(titolari di Tenuta Guerra) e Mirco ( l'enotecnico), un viaggio del gusto che li porterà a visitare
luoghi e territori inediti.
Due appuntamenti si svolgeranno a Milano, presso l'Hosteria Sauris & Borc da Bria, una autentica piccola tana del gusto. Piccola osteria vicino a via Padova, dove è possibile gustare piatti tipici della tradizione friulana in ambiente rustico e accogliente....
" La cucina e il regno di una persona che vuole offrire ai suoi clienti l'atmosfera e il calore del cibo della nonna, della mamma...del pranzo di Domenica... Una persona a cui piace cucinare e sopra tutto le piace mangiare buon cibo! Un pezzetto del Friuli a Milano. Una hosteria dai vecchi tempi, accogliente e con un'atmosfera familiare. Un locale rustico con mattoni a vista, mobili di arte povera e tanti oggetti che nascondono ognuno la sua storia. "
A Trieste Tenuta Guerra, in via Fabio Severo, ha aperto un proprio punto vendita, affidato a Sara.
E proprio a Trieste, a Barcola, Borghi d'Europa proporrà un incontro a convivio alla Trattoria
al Sub. "Alla Trattoria al Sub non c’è un menù fisso. Utilizziamo prodotti di stagione e scegliamo il pesce in base al pescato. I dolci seguono lo stesso principio, utilizziamo la frutta quando può esprimere al meglio i propri profumi e gusti."
Poi a Prosecco, un incontro a tavola : alla Trattoria Sociale (fondata nel lontano 1905) :
"Classica trattoria dove il tempo sembra essersi fermato....."
Prosecco (Proseco in dialetto triestino, in sloveno Prosek) è un quartiere di Trieste. Si trova sull'altopiano carsico, a ridosso del comune di Sgonico lungo la strada provinciale 1, a metà strada circa tra i quartieri di Opicina e di Santa Croce.
Il termine Prosecco deriva dal nome sloveno del paese "Prosek", che significa "preseka" ovvero "parte del bosco tagliata in uno stretto passaggio". Il quartiere è celebre per aver dato il nome a uno dei vini più famosi al mondo, il prosecco.
Un'altra tappa del viaggio verrà realizzata da Tarvisio all'Austria : ad Arnolstein, all'Hotel
Ristorante Wallner, in Carinzia.
"Viziamo i nostri ospiti con piatti freschi della tradizione, selvaggina dei boschi locali e prelibatezze stagionali. Nel nostro menu la trota appena pescata di Feld am See duella con i calamari,
il formaggio Montasio con il Gailtaler Almkäse, la carne di manzo locale con il cervo autoucciso.
Accomodatevi allo Stüberl, nella nostra sala banchetti, sulla terrazza ombreggiata o nell'accogliente giardino per gli ospiti. "
Nelle Terre della Piave, Il Cammino delle Identità propone i Percorsi del Gusto all'Antica Trattoria alla Fossetta di Musile di Piave, che incrociano le Vie della Poesia e della Letteratura ( l'itinerario di Hemingway )
E,infine, un viaggio a Venezia, affidato ai racconti del giornalista ed enogastronomo Bruno Sganga,
già coordinatore delle iniziative editoriali di Luigi Veronelli.
VERONELLIANA è il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.
"Sono diversi anni – racconta Bruno Sganga, giornalista, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro-,che Luigi Veronelli (Gino per chi aveva vera amicizia e confidenza con lui) ci ha lasciati ed una volta per tutte sia chiaro che siamo tutti debitori a Veronelli. Lo sono i consumatori a cui ha saputo raccontare “camminando la Terra” in modo esemplare ed unico, come i vari protagonisti del settore agroalimentare ed enogastronomico, verso questa figura leggendaria ed autentico uomo di cultura. Lo siamo tutti all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al conduttore televisivo precursore del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis.
Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti: dalla sua “L’Etichetta” e le millanta sue Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per amicizia e fiducia, tra marketing e redazione, viaggiando ovunque con lui, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed anche umana. Sorrido quando negli ultimi tempi leggo od ascolto di gente che lo cita, mette immagini con lui o sbandiera lettere, per evidenziare che “conosceva” Veronelli.., pur di poterlo citare e vantarsene. Ma Gino era cordiale ed aperto con tutti, come dimostrava nella sua “Corrispondenza pubblica e violata” a cui dedicava ore ed ore, pur quando lontano dalla sua dimora bergamasca. "
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