La Bottega dei Ricordi : la tranvia elettrica Montebelluna-Asolo

 


La terza settimana dei Percorsi Internazionali sulla Mobilità Dolce, promossa da Borghi d'Europa nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio Iai-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica), è dedicata  ai temi  delle ferrovie (non)dimenticate.

Per la speciale 'Bottega dei ricordi', ecco la tranvia Montebelluna- Asolo



La tranvia Montebelluna-Asolo, nata per collegare celermente Asolo con Montebelluna e la rete ferroviaria nazionale, al pari della coeva Montebelluna-Valdobbiadene, di cui condivise le sorti, era una linea a trazione elettrica che rappresentò all'epoca un importante strumento di promozione economica dei territori attraversati.

Inaugurata nel 1913 fino a Casella di Asolo e prolungata l'anno successivo fino al capolinea definitivo, risultò penalizzata dal mancato prolungamento verso Susegana e dal calo di traffici derivato dalla crisi economica successiva al primo dopoguerra, che indusse nel 1931 alla sua soppressione.



Il Percorso

La linea si sviluppava fino a Casella d'Asolo lungo la strada provinciale Bassanese, con pendenze non superiori al 40 per mille.



Lasciata la stazione ferroviaria di Montebelluna la tranvia seguiva l'omonima via servendo la cittadina con una stazione, all'uscita della quale i convogli impegnavano il binario che piegava a ovest, separandosi da quello che proseguiva verso Valdobbiadene, proseguendo lungo la provinciale, poi strada statale.



Superati gli abitati di Pieve Mercato Nuovo e Posmon, ove sorgeva una fermata, si raggiungeva la stazione di Caerano San Marco. Raggiunta la località osteria il binario svoltava verso nord, lasciando la provinciale e seguendo la strada comunale di Maser (attuale strada provinciale 1); superata la frazione Sant'Antonio una nuova stazione, serviva Maser stessa. Questa, già predisposta come località di confluenza per la linea da Susegana, era ubicata presso l'incrocio con l'attuale via Guglielmo Marconi, direttrice che con una nuova curva verso ovest veniva impegnata servendo la località Coste con una fermata prima di giungere alla stazione di Crespignaga.



Da qui, seguendo l'attuale strada provinciale 18, era raggiunto l'originario capolinea di Casella d'Asolo, sorto in tale località in previsione dell'auspicato ma mai attuato prolungamento della linea verso Bassano del Grappa. Circa 40 metri prima di quest'ultima si staccava il binario del prolungamento su Asolo inaugurato nel 1914, il cui binario seguiva la tortuosa strada del Foresto Nuovo fino all'ingresso del paese ove sorgeva la nuova stazione di testa.

Il capolinea di Asolo

Stazione di Casella d'Asolo






























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