E' morto Adam Zagajewski, il poeta dell'11 Settembre

 

di Ilaria Zaffino ( da Repubblica)

Il poeta polacco Adam Zagajewski (1945-2021) 

Il grande autore polacco, cantore del Novecento e della condizione umana, aveva 75 anni


È morto nella giornata mondiale dedicata alla poesia. Adam Zagajewski, poeta e scrittore polacco, è scomparso il 21 marzo a Cracovia: aveva 75 e si era fatto conoscere dal grande pubblico, in tutto il mondo, come il poeta dell’11 Settembre, quando subito dopo gli attentati alle Torri Gemelle la sua lirica, Prova a cantare il mondo mutilato, era stata pubblicata dal New Yorker.

Ma Zagajewski, nato nel 1945 a Leopoli (Lviv), oggi Ucraina, è stato uno degli autori contemporanei più famosi della Polonia, dove era tornato con la famiglia poco dopo la nascita. A Cracovia infatti aveva compiuto gli studi e si era laureato all’università Jagellonica. Ma poi aveva vissuto a lungo all’estero: Parigi, Berlino e infine gli Stati Uniti, dove ha insegnato letteratura all’università di Chicago.



Nominato più volte come possibile Nobel per la letteratura e vincitore di svariati premi, appartiene alla generazione di Seamus Heaney, Iosif Brodskij, Derek Walcott, ma soprattutto è stato tra gli esponenti più importanti della New Wave polacca, che negli Settanta scelsero un linguaggio diretto per smascherare la falsità della lingua ufficiale del regime comunista e del realismo socialista. Per questo, molti suoi lavori furono vietati in Polonia e lui stesso, impegnato nell’opposizione clandestina con Solidarnosc, si trasferì in esilio a Parigi nel 1982, dopo che il generale Jaruzelski tentò di sopprimere Solidarnosc.



Legate ai momenti più bui della storia non solo polacca e di tutto il Novecento, le sue poesie tradotte in numerose lingue, tra cui l’italiano, come pure i suoi saggi, raccontano luci e ombre della condizione umana. Tra i suoi meriti c’è infatti la capacità di intrecciare la storia privata, sempre cantata però con discrezione, con quella collettiva, di coniugare la realtà vissuta direttamente con il senso profondo della condizione umana.


In Italia sono stati pubblicati da Adelphi l’antologia poetica Della vita degli oggetti. Poesie 1983-2005 (2012) e il volume in prosa Tradimento (2007), ma anche i saggi Polonia. Uno Stato all’ombra dell’Unione Sovietica, edito da Marietti, e L’ordinario e il sublime: due saggi sulla cultura contemporanea, uscito per Casagrande nel 2012. Mentre Mondadori ha recentemente portato in libreria, a settembre scorso, Guarire dal silenzio. Nuovi versi e poesie scelte (2020), un’ampia e bella raccolta delle sue liriche, a cura di Marco Bruno, che partendo dalle più recenti ci accompagna in un viaggio a ritroso attraverso la sua opera, sino al recupero dei versi giovanili e degli esordi, a cominciare da quel Comunicato con cui nel 1972 ha avuto inizio la sua carriera.

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