AL VIA L’ASSEMBLEA-SINODO BATTISTA, METODISTA E VALDESE A TORRE PELLICE
Torre Pellice (Torino), 21 agosto 2022 – Si è aperto ufficialmente al Tempio Valdese di Torre Pellice (To), con il culto presieduto dai pastori Daniele Bouchard e Lino Gabbiano, il Sinodo delle chiese valdesi e metodiste in sessione congiunta con l’Assemblea straordinaria dell’Unione cristiana evangelica battista in Italia (UCEBI).
“Noi siamo chiamate e chiamati a sperare contro speranza […] Non vogliamo, non possiamo compiacerci delle tragedie che viviamo. Senza sottovalutarne in alcun modo la gravità, né chiamarcene fuori come se non ci riguardassero, dobbiamo reagire, dobbiamo affrontarle, non ci è concesso di cedere alla disperazione […] Guardare avanti con ottimismo non è ingenuità, è fede coniugata al futuro”, così un passaggio del sermone del culto.
Circa 200 delegati e ospiti da tutta Italia sono arrivati a Torre Pellice, in provincia di Torino. Si tratta della V sessione congiunta per le chiese battiste, metodiste e valdesi; l’ultima si era svolta 15 anni fa, nel 2007.
Oltre ai lavori sono previste diverse iniziative, fra cui la serata pubblica in programma per domani, lunedì 22 agosto, dal titolo “Pace e pacifismi in dialogo”. La sessione congiunta si chiuderà il 23 agosto, mentre i lavori sinodali proseguiranno fino al 26 agosto.
Tanti i saluti ecumenici e internazionali giunti al Sinodo. In particolare hanno indirizzato il loro messaggio e il loro augurio di buon lavoro al Sinodo il Consiglio esecutivo della Conferenza delle chiese svizzere, l’Esercito della Salvezza, il vescovo di Pinerolo e Presidente della Commissione CEI per l’Ecumenismo e il Dialogo Derio Olivero.
È arrivato anche un messaggio da papa Francesco: “Auspico che lo sguardo di Gesù possa illuminare sempre più i nostri rapporti, facilitando percorsi intensi e fraterni. Siamo suoi discepoli che Egli, pastore buono, desidera vedere uniti pienamente. Di fronte al mondo, oggi segnato da divisioni, sfregiato dalle guerre, dove sembra prevalere l’indifferenza e l’egoismo, è compito nostro testimoniare la bellezza e la fecondità dell’accoglienza, della condivisione e dell’amore”, ha scritto il Pontefice.