A Wineyard227 a Volpago del Montello, per ricordare Luigi Veronelli con i vini di Barchessa Loredan

 

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa stanno preparando lo stage di informazione

per ricordare la visita di Luigi Veronelli nell'autunno del 1992 nel Montello per conoscere e

valorizzare le eccellenze locali.

La rivista L'Etichetta dedicò poi a questa visita ( che comprese anche le zone del Piave e dell'AltoLivenza), numerose pagine di reportage (Abitare la Storia), grazie all'impegno del giornalista Bruno Sganga, allora coordinatore editoriale delle iniziative di Luigi Veronelli.


Partner d'informazione del viaggio del gusto, l'associazione l'Altratavola, il cui scopo era ed è quello di sviluppare iniziative di orientamento alimentare dei consumatori, mediante campagne di informazione mirate nelle comunità locali e creare una alleanza dei produttori e degli operatori commerciali onesti, capace di valorizzare e difendere il Made in Italy a tavola.


"Così una tappa a Wineyard Bistrot di Volpago del Montello – osserva Ren zo Lupatin, giornalista-, ci è sembrata doverosa, sia per degustare un buon calice di vino col fondo dell'azienda agricola Barchessa Loredan, sia per conoscere una realtà giovane e innovativa ".


Conosciamo così anticipatamente la nuova carta degli antipasti e dei piatti unici.


" Un bistrot di talento, non vi è che dire : le scelte rigorosamente ispirate alla eccellenza più piena,

nessun tentennamento in questa direzione".

E poi, lasciatecelo dire, i vini di Barchessa Loredan ( azienda FIVI, vignaioli indipendenti).



"Affondo è il nostro vino bianco frizzante rifermentato in bottiglia. Si presenta torbido per la presenza dei lieviti che hanno condotto la fermentazione. È ottenuto da uve Glera (le stesse utilizzate per il nostro Asolo Prosecco Superiore DOCG) coltivate nei vigneti della Barchessa Loredan a Venegazzù e Selva del Montello, due paesi di Volpago noti per la qualità dei loro terreni agricoli. Qui, in particolare, la terra è tipicamente rossa, segno dell'antichità e della ricchezza minerale del terroir. "


.... e poi, Annego,un Pinot nero vinificato rosé e rifermentato in bottiglia.


Per tutti questi buoni motivi lo stage di informazione di Borghi d'Europa si svolgeràWineyard 227.

E, così sia !















L'Antico Forno di Andrea Semenzin a Caerano san Marco : un luogo di bontà originarie





Il Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane, affonda le proprie radici

in visite gustose d'altri tempi, quando ancora la ricerca e la scoperta di artigiani virtuosi

era un'impresa memorabile.


Oggi tutti parlano di qualità e di eccellenza,troppo spesso a vanvera.

Così i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno deciso di rituffarsi nella propria storia,

per riportare a galla le ragioni di battaglie mai sopite.


L'Antico Forno di Andrea Semezin a Caerano san Marco è una delle attivistà che ha reso possibile la nascita del Percorso Intettrnazionale e che, ostinatamente, persegue la propria strada fatta di artigianalità ed eccellenza.


Pensate un po' che da questo antico forno, escono ancora le mitiche rosette

"La michetta milanese è il pane simbolo del capoluogo meneghino: è un tipo di pane senza mollica, vuoto all’interno, chiamato per questo anche “pane soffiato” o “pane aereo”, croccante e utilizzato molto spesso come panino farcito proprio grazie al suo interno cavo, sia a tavola che durante gite e pic-nic all’aperto. È riconoscibile dallo stampo a stella, o a rosa, e dalla fragrante croccantezza dell’impasto: per la tipica forma a rosa è infatti anche noto come “rosetta”.


Il motivo della visita ad Andrea sono le ormai prossime festività pasquali, alle quali Antico Forno dedica i suoi dolci artigianali.


La "fugassa" è uno dei dolci di Pasqua originario del Veneto, che vanta origini molto antiche. La tradizione racconta che la focaccia veneta fu ideata da un fornaio trevigiano che in occasione della Pasqua aggiunse all'impasto del pane altri ingredienti, come uova, burro e zucchero, tutto in quantità moderata dati i costi, ottenendo così una focaccia dolce e soffice, da regalare ai suoi clienti. Chiamata anche "fugassin" originariamente questo era il dolce dei poveri ma con il passare del tempo molti pasticceri lo accolsero nelle loro cucine, modificando la ricetta e rendendola più strutturata: la focaccia veneta infatti per risultare cosi soffice vanta 4 lievitazioni. Ogni zona o paese del Veneto applica delle varianti che lo rendono unico di posto in posto: l'aroma varia dal marsala agli agrumi, mentre lo stampo in cui viene cotta può essere a forma di colomba o cilindrico (tipico del panettone) e in tal caso è caratterizzata da una croce sulla superficie. Se vi siete sempre chiesti come realizzare una colomba senza canditi, la focaccia veneta soddisferà a pieno le vostre richieste e diventerà il piatto forte dei vostri menu di Pasqua!


Una sorpresa : Andrea Semenzin la propone in tutti i mesi dell'anno !

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