Ecomuseo e Latteria, binomio vincente

 


Latteria turnaria di Campolessi (foto di Graziano Soravito)

La collaborazione tra l’Ecomuseo delle Acque e la Latteria turnaria di Campolessi prosegue, forte dei numeri che hanno caratterizzato il 2021. Grazie alla campagna “Amica mucca” che consente al consumatore di adottare una mucca degli allevatori aderenti (circa 600 le richieste giunte sino ad ora), ai pacchi natalizi spediti in tutta Italia contenenti i prodotti del “Paniere dell’Ecomuseo” (più di 200, carichi del formaggio della latteria ma pure del pan di sorc, delle farine, del miele, delle birre, del vino del Gemonese), ai contatti resi possibili dall’Ecomuseo con negozi qualificati della Regione (tra questi la Bottega del Mondo di Udine), l’Ecomuseo ha garantito alla Latteria e ai suoi allevatori nell’anno trascorso introiti per oltre 9.000 euro.

La soddisfazione è grande, anche perché la Latteria di Campolessi fa ormai parte di una rete di latterie “resistenti” che operano in Friuli, Veneto e Trentino, tutte accomunate dal modello della caseificazione collettiva basato sulla qualità ed eticità della filiera. Ai caseifici di Campolessi, Valmorel e Peio l’Ecomuseo ha dedicato il Lunario 2022 contenente le foto dei casari, degli allevatori, dei paesaggi e dei territori dove questi svolgono l’attività. Le immagini raccolte nel lunario fanno parte di un servizio che il fotografo Graziano Soravito allargherà a una piccola realtà slovena, per realizzare una mostra itinerante da allestire nei paesi che fanno da cornice a queste straordinarie realtà economiche e sociali.

 

Le latterie turnarie sorsero tra l’Ottocento e il Novecento per utilizzare tutto il latte prodotto nelle stalle: una parte veniva trattenuta dall’allevatore per il consumo giornaliero della famiglia e una parte portata in latteria per fare il formaggio. La quantità conferita veniva segnata in un libretto, accumulando così un credito in formaggio e burro da riscuotere periodicamente. Come allora, ancora oggi c’è un patto tacito tra gli allevatori delle poche latterie turnarie ancora attive: va prodotto il miglior latte, ottenuto da mucche che vivono bene, non stressate e alimentate con erba e fieno. Il formaggio e il burro artigianali che si otterranno, saranno di assoluta qualità. È quanto sta scritto nella “Carta dei princìpi delle latterie turnarie”, redatta dall’Ecomuseo delle Acque e Slow Food Italia.

 

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info 338 7187227

 

Tavolo di lavoro delle latterie turnarie, Gemona 2019 (foto di Graziano Soravito)

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