Robidišče (Slovenia), un’oasi di pace e natura

 

Nel più bel villaggio sloveno nel mezzo di una natura incontaminata, vi inviteremo alla nostra cucina con specialità locali, comprerete formaggio pecorino o yogurt ecologico e camminerete attraverso l’architettura veneziana veneziana. Durante le calde giornate estive, sarete rinfrescati nel fiume Nadiža o salirete sulle colline vicine, da dove scoprirete una splendida vista sulla valle dell’Isonzo, Rezija, fino al mare.


Riparte dalla Slovenia il cammino del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio

IAI-Iniziativa Adriatico Jonica, Forum intergovernativo di cooperazione internazionale nella regione adriatico jonica), proposto dalla rete Borghi d'Europa.


Borghi d'Europa, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI, ha proposto un percorso informativo sui temi della sostenibilità.

I Paesi inclusi nel progetto sono: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Svizzera, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.

Le Regioni italiane : Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Ufficio Stampa: a Milano.


Marina Cernetig, direttrice dell'Istituto per la cultura slovena, aveva accompagnato i giornalisti e

i comunicatori di Borghi d'Europa a conoscere Robedische, nella parte più occidentale della Slovenia.

Nel villaggio sloveno nel mezzo di una natura incontaminata, sarà possibile incontrare la cucina di Eco Kmetija Farm, con specialità locali e la possibilità di comprare formaggio pecorino o yogurt ecologico e camminare attraverso l’architettura veneziana . Durante le calde giornate estive, è possibile rinfrescarsi nel fiume Nadiža o salire sulle colline vicine, da dove è possibile godere

una splendida vista sulla valle dell’Isonzo, Rezija, fino al mare.



https://www.slovely.eu/2013/07/01/robidisce-unoasi-di-pace-e-natura/


“E’ il paese più ad ovest di tutta la Slovenia, tra le montagne a quasi 700 metri di altitudine, a poche centinaia di metri dal confine italiano, una barriera a lungo difficile da oltrepassare, che ha fatto di Robidišče (Robedischis in friulano) un luogo oggi splendidamente, ma un tempo terribilmente, isolato per tanti lunghi anni; anni difficili che hanno portato tanta gente di queste valli ad emigrare all’estero, dalla vicina Italia fino all’America o all’Australia; destino comune coi loro fratelli della Benečija, rimasti isolati dall’altra parte del confine, in un paese che parlava un’altra lingua rispetto alla loro.

La strada per arrivare in paese, sia che si provenga dal Friuli che da Kobarid (Caporetto) è stretta e tortuosa, ma appena arrivati a Robidišče ci si ritrova su un bell’altopiano aperto e soleggiato, in mezzo a case di pietra centenarie, in parte perfettamente rimesse a posto, in parte ancora diroccate e puntellate dai tempi del terremoto. A Robidišče non c’è nulla, nemmeno una chiesa, solo poche case, tanti animali e poche anime (una dozzina) che abitano qui regolarmente, estate ed inverno.”



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