Eurosostenibilità- Il turismo in Serbia
I turisti che si recano in Serbia provengono quasi esclusivamente dall’Europa (soprattutto balcanica e orientale), ma è in forte crescita anche il numero dei visitatori cinesi e asiatici. Quasi il 60% degli arrivi stranieri riguardano Belgrado – e infatti i soggiorni durano in media pochi giorni, giusto il tempo per un weekend nella capitale. La sfida è ora quella di attirare l’attenzione su tutto quanto di diverso il paese ha da offrire: è l’obiettivo verso cui lavora l’Ente Nazionale del Turismo, ma in fondo è anche il contributo che dà la guida Lonely Planet, che dedica un capitolo a Belgrado e tre al resto del paese.
Novi Sad, ad esempio, è la seconda meta più visitata della Serbia, anche grazie alla popolarità di un festival come EXIT . Nei prossimi anni crescerà sicuramente ancora: la nomina a capitale europea della cultura per il 2021 le ha offerto un’opportunità per rilanciarsi dal punto di vista economico e culturale. Si tratta peraltro della prima capitale europea designata tra i sei paesi dei Balcani occidentali che non fanno parte dell'UE – un ulteriore segno dell'attenzione internazionale crescente nei confronti della Serbia.
Secondo l'Ente Nazionale del Turismo, al di fuori delle città i turisti italiani sembrano apprezzare in modo particolare i villaggi rurali, i parchi naturali, i siti archeologici e religiosi. Più in generale, il turismo straniero sta aumentando anche nelle zone rurali, termali e montane. Come nota Piero Pasini, in questi ambiti la Serbia dispone di un potenziale ancora in buona parte inesplorato: turismo fluviale, turismo ferroviario, cicloturismo, attività all'aria aperta… Gli ambienti sono spesso unici e autentici, e anche se al momento le infrastrutture e la ricettività non sono sempre all’altezza, gli investimenti e le nuove iniziative ci sono, non solo nelle zone più forti dal punto di vista turistico.
D'altra parte i motivi di interesse turistico nella provincia serba non mancano: si va dai ricchi monasteri e dalle montagne centro-occidentali al magnifico sistema delle fortificazioni sul Danubio. E poi le rovine delle città e dei palazzi imperiali romani, da Viminacium alla Felix Romuliana. Sono località e monumenti che possono contare sull'attaccamento molto forte degli abitanti alle bellezze del territorio. Secondo Pasini, “si tratta di un ‘patriottismo materiale’ immediatamente tangibile al di fuori dalle grandi città. È una forma di attaccamento al proprio paese dal carattere inclusivo: chiunque qui è ben accetto. Non appena uno mostra interesse per il paese e le sue bellezze, l’ospitalità serba diventa ancora più affabile”.
Il settore turistico in Serbia cresce stabilmente del 10-15% all'anno, anche per merito degli italiani. L'interesse sta aumentando non solo per Belgrado ma per il resto del paese
https://www.balcanicaucaso.org/aree/Serbia/Serbia-una-meta-turistica-emergente-181432
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